Il cervello che apre le vie del corpo

attenzione, sensorialità e immaginazione nell’approccio riabilitativo neurocognitivo

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Prenotazione entro il mercoledì precedente l'evento

in conversazione con Orietta Perotto
fisioterapista specializzata nell’approccio neurocognitivo del dott. Perfetti

Orietta è fisioterapista da 35 anni con una formazione neurocognitiva appresa dal Prof.Perfetti a Schio (Vicenza).

Questa metodica riabilitativa si avvale di strumenti cognitivi quali la memoria, l’attenzione, la consapevolezza del sè corporeo, il linguaggio comune, l’immagine corporea e le informazioni somestesiche (che dal corpo salgono al cervello).

Orietta utilizza questa strategia riabilitativa tanto per il recupero di patologie neurologiche quali ictus, traumi cranici, lesioni di nervi periferici che nel trattamento di pazienti ortopedici (fratture, protesi d’anca, di ginocchio, di spalla, lombalgia, dolori cervicali e tendiniti alla spalla).

Quando la vita ha rimescolato le carte, Orietta da terapista si è ritrovata ad essere paziente sia ortopedica che neurologica e ha avuto la possibilità di migliorare le sue funzioni motorie e sensoriali  avvalendosi delle strategie neurocognitive raccolte nella sua esperienza riabilitativa.

L’invito a raccontarci del suo lavoro nasce da un incontro personale in ambito riabilitativo che portò alla scoperta di quante affinità ci fossero tra lo yoga del Kashmir e il metodo neurocognitivo in relazione all’accento posto sul sentire e sull’immaginazione.

E visto che ci piace guardare una cosa da molteplici punti di vista, volevamo sentirla raccontata in modo diverso da come la vediamo noi.

Il presupposto fondamentale della riabilitazione neurocognitiva è che i processi della conoscenza possano modificare la struttura biologica dell’uomo e il suo agire, possano cioè influire sulla persona nella sua interezza. 

Le moderne scoperte sul cervello utilizzate in campo riabilitativo conducono sugli stessi territori che a Multikulti frequentiamo attraverso le pratiche del corpo e che ben prima di noi hanno percorso yogin, artisti e persone geniali. Come non citare Feldenkrais che di questa intuizione è stato precursore o Trisha Brown per l’utilizzo immaginifico del linguaggio allo scopo di condurre le danzatrici ad una diversa qualità di movimento?

I praticanti di discipline corporee, le persone toccate da una fragilità e gli appassionati tutti potranno ascoltare come una fisioterapista curi attraverso il metodo neurocognitivo entrando in dialogo col cervello della persona.

I posti sono limitati, la prenotazione è obbligatoria scrivendo a mkulti@yahoo.com.